Una alimentazione corretta, in grado di favorire il benessere dell’organismo e l’efficienza riproduttiva dell’individuo in età fertile dovrebbe essere in grado di fornire i nutrienti essenziali contenuti in determinati alimenti quali: frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro, carni bianche riducendo invece gli zuccheri raffinati, i grassi saturi e le proteine di origine animale contenute specialmente nelle carni rosse.
Il fabbisogno calorico giornaliero per chi si appresta ad intraprendere un percorso di concepimento, sia naturalmente o attraverso l’aiuto della fecondazione assistita, può essere suddiviso secondo il seguente schema :
– il 55 -60 % consistente nell’apporto giornaliero di carboidrati, preferibilmente carboidrati semplici e non complessi come pasta e pane integrali, farine di grano saraceno, di semola di grano duro, cereali come orzo, farro, grano saraceno, miglio, avena etc.
– il 25-30% è rappresentato dai lipidi monoinsaturi e polinsaturi di origine vegetale o animale contenuti ad esempio nel pesce azzurro ricco in acidi grassi omega -3 i quali , oltre all’azione prettamente lipidica,svolgono una funzione antiossidante ad antiinfiammatoria utile per ridurre i processi ossidativi e al contrario favorire l’attecchimento e lo sviluppo dell’embrione.
– il 15 % è il contributo fornito dalle proteine di origine vegetale e animale contenute nei legumi ,nel pesce ,nella carne bianca e anche nei crostacei (ad eccezione per la eventuale presenza di allergie ed intolleranze verso questi cibi).
Tra gli elementi nutritivi sopra indicati sono da limitare zuccheri complessi derivati da dolci, bevande zuccherate, cioccolatini, caramelle etc…
Un’ alimentazione sbilanciata, infatti, verso i carboidrati, specie quelli complessi, determina una scorretta risposta insulinica nell’organismo, la quale si ripercuote negativamente sulla funzione ovarica interferendo sulla produzione di progesterone ed estradiolo e predisponendo il soggetto a Diabete di tipo 2,sindrome metabolica e rischio di aborto spontaneo e preeclampsia come frequentemente capita nelle donne che non monitorano i livelli di insulina e glicemia sin dalle fasi precoci di una gravidanza.
Come anche la sostituzione delle proteine animali con quelle di origine vegetale viene consigliata nel periodo pre e post fecondazione nella misura del 5% del fabbisogno calorico della dieta poiche’ tale sostituzione si è rivelata in grado di ridurre del 50% l’infertilità da problematiche ovulatorie.
La quota proteica va calcolata considerando il peso corporeo e generalmente non deve superare la quantità di 1-1.5 g/ kg di peso corporeo sia per i soggetti femminili che maschili.
Per quanto riguarda i lipidi, per ogni aumento del 2% di grassi saturi nella dieta di una donna, la sua fertilità diminuisce di oltre il 70%.
Quindi i grassi mono- e poli-insaturi, come quelli che si trovano rispettivamente nell’olio di oliva, nel pesce e nell’olio di lino, sono notevolmente utili sia per la salute in generale al fine di prevenire malattie infiammatorie, malattie cardiovascolari, neoplasie, sia per favorire un corretto funzionamento dell’apparato riproduttore.
E’ consigliato l’utilizzo dell’ olio extravergine d’oliva, per la presenza in esso di composti altamente antiossidanti quali i POLIFENOLI ,contrastanti la formazione di radicali liberi e quindi utilissimi per la formazione e il mantenimento e il buon funzionamento cellulare.
Evitare pertanto anche cotture ad alta temperatura come ad esempio la frittura e l’uso di condimenti grassi (olio, burro, lardo etc.) su griglie, braci e fuoco vivo che determinano la formazione di composti tossici e cancerogenici quali idrocarburi policiclici aromatici o acroleina.
Le cotture consigliate sono vapore, al forno, in umido evitando di consumare cibi poco cotti come carne e pesce crudo che possono essere veicolo di infezioni virali, batteriche e parassitosi.
Nella quota del fabbisogno calorico giornaliero vanno considerati elementi essenziali e prioritari quali le vitamine e i sali minerali.
Le donne che sono alla ricerca di una gravidanza dovrebbero assicurarsi un giusto apporto di acido folico (vitamina B9) che è presente in molti alimenti (fegato, arance, broccoli, spinaci, fagioli, lievito, tuorlo d’uovo, barbabietole, pane integrale) e la cui carenza può causare danni gravi al feto.
Altrettanto fondamentale è il ruolo della vitamina B6 che, aumenta le probabilità di concepimento e diminuisce il rischio di aborti.
Alcuni coenzimi dipendenti da questa vitamina partecipano a più di cento reazioni coinvolte nel metabolismo degli aminoacidi, dei lipidi, degli acidi nucleici e del glicogeno.
Per questo motivo, una carenza di vitamina B6 potrebbe comprometterne l’attività, pregiudicando l’impianto dell’ovulo e lo sviluppo della placenta.
La vitamina B6 si trova nel lievito di birra, nei prodotti integrali, nel fegato, nel pesce, nell’albume delle uova, nel mais, nel latte, nella frutta, nei vegetali verdi, nell’olio di germe di grano.
Importantissimo accorgimento è quello di limitare il consumo di fitoestrogeni spesso presenti nei vegetali trattati chimicamente e nella soia.
Recenti studi accertano che le cause di insorgenza di cancro al seno ed endometriosi nella donna sono favorite proprio da un frequente consumo alimentare di tali composti.
Il latte e i suoi derivati devono essere consumati per il loro contenuto in calcio.
Oltre ad organizzare quindi la propria alimentazione secondo uno schema nutritivo di tipo mediterraneo, per mantenere il peso ideale è importante capire ed acquisire la consapevolezza che i nutrienti giusti favoriscono il funzionamento biochimico cellulare fondamentale nell’età fertile sia della donna che dell’uomo per strutturare tessuti e apparati,specie riproduttivi, che se piu’ efficienti, consentono un maggiore successo di concepimento e aiutano l’embrione nel suo sviluppo ed i gameti.
E’ importante associare abitudini quotidiane giornaliere quali attività fisica di tipo aerobico, eliminare il fumo di sigaretta, ridurre il consumo di caffè ed escludere gli alcoolici privilegiando bevande come centrifugati naturali , tisane drenanti, tè verde sotto indicazione dello specialista.
E’ consigliabile affidarsi sempre ed in ogni caso a dei professionisti in ambito nutrizionale i quali, assieme alle diverse specialità mediche ( ginecologo, endocrinologo, etc..) che seguono gli individui nel loro iter di programmazione di una gravidanza o durante il percorso gestazionale ,possono essere da supporto e d’aiuto strutturando uno schema nutrizionale adeguato e personalizzato per il benessere della donna e del nascituro.
Dott. Vincenzo Sofia
Biologo Nutrizionista
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