Partiamo dal principio. Cos’è.
È una patologia ginecologica benigna determinata da un accumulo anomalo di cellule endometriali fuori dall’utero o in porzioni non appropriate di esso.
Tale anomalia, determina nel corpo della donna un’infiammazione cronica che si manifesta con forti dolori addominali e spesso sofferenze intestinali.
Durante il ciclo mestruale questo tessuto endometriale anomalo (denominato ectopico) subisce le stesse modificazioni dell’endometrio fisiologico per opera degli ormoni estrogeni, dando luogo nella maggior parte delle donne, alla sintomatologia classica.
Tra i sintomi: dismenorrea, dolori pelvici, dolori durante il rapporto con il partner (dispareunia), stanchezza cronica.
Si stima che in Italia, attualmente vi siano circa 3 milioni di donne con endometriosi, in UE circa 14 milioni, nel mondo circa 150 milioni.
La terapia consiste generalmente nel contenimento di sintomi con terapia farmacologica antidolorifica, terapia ormonale anti-estrogenica e dieta anti-infiammatoria.
Con l’asportazione chirurgica del tessuto (senza intaccare l’apparato riproduttivo), le recidive si sono presentate in circa il 40% delle donne a 5 anni dall’intervento.
Non ho le competenze per approfondire le terapie farmacologiche ma mi occupo, da dietista, di alimentazione funzionale in endometriosi da qualche anno.
Possiamo affermare con certezza che anche la terapia alimentare non guarisce la condizione ma, con un po’ di pazienza e di buona volontà riesce ad attenuare di parecchio la sintomatologia.
Vi inserisco gli studi più recenti.
Dunque care amiche, se siete armate di tale forza, potete iniziare a provare su voi stesse. Ovviamente mi piacerebbe avere dei feed-back tra qualche settimana!
Iniziamo preferendo alimenti a basso indice glicemico che moduleranno la secrezione dell’ormone insulina.
Stop temporaneamente dunque a riso bianco, patate, farine bianche, miele e frutta ad alto indice glicemico.
Diamo la preferenza a cereali non raffinati. Ok a riso basmati integrale bio, quinoa, grano saraceno, miglio, frutta a basso indice glicemico e verdure e ortaggi.
Le verdure e gli ortaggi meritano un paragrafo a parte.
Ottima la cicoria, le zucchine, il radicchio, i finocchi, la valeriana. Non eccedere con pomodoro, lattuga, verdure fiorite (broccoli, cavolfiori, carciofi), spinaci. Anche sui legumi attualmente ci sono dei grandi dibattiti, io consiglio la loro esclusione le prime settimane e poi un graduale inserimento per verificarne la tollerabilità.
Questione glutine, potremmo escluderlo dalla nostra dieta per un paio di settimane dando la preferenza ad altri cereali integrali nel bilanciamento dei macronutrienti e verificare l’andamento dei sintomi.
Latticini. Alcuni studi hanno mostrato una riduzione dei sintomi, in realtà l’associazione non è risultata statisticamente significativa, negli stessi studi è stata analizzata anche la vitamina D, che essendo di aiuto al sistema immunitario, sembrerebbe l’unica responsabile della significatività.
La maggior parte dei prodotti caseari è contaminata da ormoni della crescita e antibiotici con attività proinfiammatoria che andrebbe in realtà, ad esacerbare le cause di tale condizione. Si invece saltuariamente a latticini provenienti da capra, bufala e pecora (pecorino, piacentinu, feta greca, mozzarella di bufala) che contenendo B-caseina A2 causano livelli di infiammazione più bassi. Ricordate che il problema non è il lattosio ma la caseina, per cui niente latti delattosati, sortirebbero lo stesso effetto. Controlla però sempre il tuo grado di tolleranza!
Si a bevande vegetali ma assolutamente senza zucchero! Mandorle, cocco, miglio, quinoa), prova quello che più ti piace.
Quali grassi?
Senz’altro si ad un buon olio extravergine di oliva italiano, olio di cocco che nutre il vostro microbiota (se lo trovate allo stato solido non preoccupatevi, è solo una questione di temperatura esterna). Non rinunciate al burro nei vostri frollini? Niente paura, potete utilizzare il ghee o il burro chiarificato, sono privi di lattosio e caseina! Assolutamente si ai semi oleosi (noci nostrane, noci pecan, mandorle).
Tra i secondi?
Ottime le uova bio, non abbiate paura, non sono così dannose per come ci hanno fatto credere. Mangiatele alla coque per non alterare i micronutrienti del tuorlo, mai l’albume crudo però! Assolutamente si a pesce azzurro, salmone selvaggio, pesci bianchi sono ricchissimi in acidi grassi omega 3 dall’azione antiinfiammatoria. Le carni rosse saltuariamente, le carni bianche mangiatele solo se sapete il loro allevamento di provenienza, occhio ad ormoni e antibiotici.
No a zucchero, miele, dolcificanti vari, zucchero di canna, fruttosio ecc…
No a caffeina, bibite (anche zero), succhi di frutta, estratti di frutta, bevande alcoliche.
Iniziare è difficile ma stare meglio vi darà un gran sollievo.
Aspetto i vostri feedback!
Dott.ssa Sandra Greco
Dietista
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Eat Fat Get Thin Dr. Mark Hyman
The Blood Sugar Solution Dr. Mark Hyman
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