La gioia di avere un bimbo che cresce è infinita!
Programmiamo scrupolosamente ogni possibile analisi, seguiamo il nostro nutrizionista ed il nostro ginecologo a menadito, iniziamo a condurre una vita più sana: tutto questo per il bene del nostro bimbo.
Dopo i primi momenti di trepidazione ed emozione ci balena un pensiero: metterò troppi chili?
Questo dilemma assale tutte le donne, sia quelle normopeso che quelle sovrappeso e obese!
Molto spesso le donne eccedono per quanto concerne i chili presi, nei 2/3 dei casi l’aumento di peso (+ 2.9 Kg, + 3-6 Kg) è particolarmente pronunciato nelle donne che si trovano già in una situazione critica, ragion per cui è importante il ruolo del nutrizionista per non eccedere.
Un aumento di peso gestazionale eccessivo è associato a molteplici rischi ostetrici come:
- diabete gestazionale
- preeclampsia
- ipertensione
- rischio di complicanza durante il parto
- neonati grandi (macrosomici con più di 4 Kg…avranno una maggior probabilità di essere dei bambini obesi)
L’aumento del peso è associato a svariati fattori psicosociali, ma noi vogliamo concentrarci sugli aspetti legati all’alimentazione e lo stile di vita, poiché influenzano notevolmente anche la programmazione fetale.
Premesso che la gravidanza non è la migliore occasione per iniziare una dieta dimagrante, possiamo modificare/eliminare i fattori negativi:
- nella maggior parte dei casi l’eccesso ponderale è legato ad un introito eccessivo di zuccheri.
La Dietary Guideline for Americans e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano di assumere meno del 10% di zucchero delle calorie totali.
Dove troviamo gli zuccheri? Ovviamente nelle bevande zuccherate, nei succhi di frutta commerciali, nei prodotti preconfezionati, in molti alimenti definiti “sani” come lo yogurt alla frutta..in realtà in un singolo vasetto possono esser presenti anche 15 gr di zucchero (provate a pesarli e leggete le etichette)
- eccesso di sale comporta un aumento di adiposità (grasso) nella prole ed eccessiva ritenzione dei liquidi nella madre, il sale è presente in vari prodotti preconfezionati, zuppe, in molti formaggi ed anche negli affettati magri
- grassi saturi, sono associati ad eccessivo aumento di peso gravidico e ad adiposità infantile, li troviamo nelle margarine, nel cibo del fast food, nella frittura, nelle patatine fritte surgelate, nei grassi animali.
- inattività fisica, basterebbero 30’ al giorno tre volte a settimana.
Alimenti che non dovrebbe mancare?
- Fibre: esercitano effetto benefico sul peso corporeo, sul controllo della sazietà, la riduzione della fame, riduzione dell’infiammazione, modulazione del controllo glicemico, modulazione sul controllo dei lipidi, dovrebbero essere assunte 30 gr di fibre al giorno.
Inoltre la fibre sono dei probiotici che vanno a modificare il microbiota ed i processi digestivi.
Troviamo le fibre nei legumi, nei cereali integrali, nella frutta e nella verdura
- Alimenti a basso indice glicemico (IG) con doppio effetto positivo: un minor aumento del peso gestazionale ed una migliore compliance e tolleranza al glucosio.
L’IG è la capacità dei carboidrati di aumentare i livelli di glucosio nel sangue, gli alimenti ricchi di fibra hanno un IG minore, e determinano un picco glicemico più “contenuto”, pertanto una dieta a basso indice glicemico dovrebbe essere ricca di fibre alimentari. Esempi di alimenti con basso indice glicemico sono cereali integrali come il riso e la pasta integrale, l’orzo pelato, il riso basmati, i legumi, yogurt intero.
- Acidi grassi polinsaturi: li troviamo nella frutta secca, nei semi, nell’olio di oliva, nel pesce
Il giusto equilibrio tra alimentazione, attività fisica definisce un perfetto stile di vita alla base di una gravidanza e agevolare la nascita di un bimbo scevro da rischi di obesità infantile/alterazioni metaboliche.
Una corretta scelta alimentare in gravidanza aiuta a ridurre complicanze ostetriche e predispone ad una regolare crescita del feto.
Inoltre la scelta oculata di nutrienti e spuntini (non esistono modelli universali ma è opportuno che si calibrino sulla persona tenendo conto di stile di vita, lavoro, orari e ovviamente dei gusti individuali) sarà di notevole importanza soprattutto nel secondo trimestre quando l’insulino resistenza comporterà sensazione di fame a intervalli di tempo più ravvicinati rispetto al periodo pre-gravidico esponendo al rischio di incrementi ponderali eccessivi finanche incontrollabili.
Biologo Nutrizionista
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