Nel nostro corpo è presente uno spazzino biologico definito glutatione o GH, più precisamente una sostanza costituita da 3 amminoacidi: acido glutammico, cisteina e glicina. Presente nell’organismo in forma ubiquitaria, il glutatione è particolarmente concentrato a livello epatico, dove protegge gli epatociti (cellule del fegato), da molecole particolarmente tossiche di origine esogena(esterna) o endogena (interna). Affinché il glutatione possa espletare tale azione è fondamentale che esso sia supportato da adeguate quantità di selenio – un minerale che abbonda negli alimenti di origine marina e nelle frattaglie – di riboflavina (Vit. B2) e di niacina (Vit. PP). Oltre alla spiccata attività antiossidante, al glutatione vengono attribuite anche attività detossificanti, immunomodulanti e citoprotettive. Per questi motivi, da studi preliminari, l’integrazione con glutatione sembrerebbe utile in caso di: diabete e patologie metaboliche; aterosclerosi, steatosi epatica, infertilità maschile etc. Una diminuzione del GSH specialmente in gravidanza determina un accumulo di tossine e, quindi uno stress ossidativo di notevole rilevanza clinica correlato, secondo alcuni studi allo sviluppo di preeclampsia (PE), una delle complicazione più serie della gravidanza, caratterizzata da ipertensione e un eccesso di proteine nelle urine (proteinuria), che si sviluppa dopo 20 settimane di gestazione e di solito prima della fine della prima settimana successiva al parto[1]. La preeclampsia può provocare distacco di placenta e parto pretermine, aumentando il rischio di problemi al neonato. Il 3-7% circa delle donne in gravidanza sviluppa preeclampsia. Se non trattata, essa, può improvvisamente provocare convulsioni (eclampsia), una complicanza che si verifica in meno dell’1% delle donne con preeclampsia grave. Come puoi valutare il tuo stress ossidativo in laboratorio? Con un semplice test salivare, è possibile valutare la predisposizione allo stress ossidativo, determinata da alcune varianti geniche definite polimorfismi. Oltre alla preeclampsia, fra le condizioni che possono instaurarsi durante la gravidanza il diabete gestazionale è una delle più frequenti; L’insulina è l’ormone che regola il trasporto del glucosio (zucchero) dal sangue nelle cellule, dove viene utilizzato per la produzione di energia consentendo, quindi, di mantenere costanti i livelli di glicemia. Il diabete si sviluppa quando le cellule dell’organismo non rispondono all’insulina (insulino-resistenza). Nella maggior parte delle gravidanze la produzione di insulina è sufficiente a superare questa resistenza ma in alcuni casi ciò non avviene, soprattutto negli ultimi mesi della gravidanza, per cui si sviluppa il diabete gestazionale. In genere, il diabete gestazionale scompare dopo il parto ma può ripresentarsi a distanza di anni come diabete di tipo 2. Secondo i dati di prevalenza nazionali ed europei, circa il 6-7 % di tutte le gravidanze è complicato dal diabete (ogni anno in Italia più di 40.000 gravidanze). Tutte le donne possono sviluppare il diabete gestazionale durante la gravidanza ma il rischio è aumentato maggiormente dai seguenti fattori:
- la familiarità;
- un indice di massa corporea (IMC) superiore a 30;
- uno stile di vita sedentario;
- un’alimentazione ricca di cibi ad alto indice glicemico, zuccheri semplici e grassi saturi.
Recenti studi, hanno dimostrato, inoltre, che la supplementazione di calcio, zinco, magnesio e vitamina D per 6 settimane, nelle donne con diabete gestazionale, potrebbe ridurre i biomarkers di infiammazione e stress ossidativo[2].
Qual è quindi il miglior approccio alimentare per poter tener gestire lo stress ossidativo e il diabete gestazionale? Innanzitutto, sarà il nostro DNA, (tramite il test Stress ossidativo, salivare) nel dirigerci verso la formulazione di un regime alimentare personalizzato con alimenti in
grado di migliorare la capacità detossificante dell’organismo e rallentare i processi di invecchiamento.
Alimenti utili nel contrastare lo stress ossidativo sono: cioccolato fondente, te verde, pomodori, kiwi, carote, frutti di bosco, pesce azzurro, olio extra vergine d’oliva, bergamotto, riso rosso, arance, ananas, carciofi e altre verdure verdure a foglia verde, come il cavolo nero, ottima fonte di vitamine A, C, e K, calcio e magnesio, bietole, spinaci, broccoli, radicchio, ottimo nella salvaguardia della salute cardiovascolare.
Alimenti a basso indice glicemico ossia quelli che contengono fruttosio per tenere a bada il diabete gestazionale: come cereali integrali, frutta (non matura) e verdura.
Biologo Nutrizionista
[1] Oxidative stress in early pregnancy and the risk of preeclampsia; Iman M Ahmad 1 , Matthew C Zimmerman 2 , Tiffany A Moore 3, Epub 2019 Oct 3.
[2] The effects of magnesium-zinc-calcium-vitamin D co-supplementation on biomarkers of inflammation, oxidative stress and pregnancy outcomes in gestational diabetes Mehri Jamilian 1 , Naghmeh Mirhosseini 2 , Masoumeh Eslahi 3 , Fereshteh Bahmani 3 , Maryam Shokrpour 1 , Maryam Chamani 4 , Zatollah Asemi 5
[3] , Fereshteh Bahmani 3 , Maryam Shokrpour 1 , Maryam Chamani 4 , Zatollah Asemi 5
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